I diamanti rappresentano un ottimo investimento, in quanto il loro valore aumenta con il passare del tempo, offrendo rendimenti molte interessanti rispetto ad altre forme di risparmio o altri beni rifugio.
Naturalmente per acquistare diamanti è bene conoscere le loro caratteristiche e i vari elementi che incidono sul valore.
Inoltre, è consigliabile rivolgersi sempre a professionisti affidabili.
Caratteristiche dei diamanti
Esistono diversi listini prezzo dei diamanti, il più noto e utilizzato a livello internazionale è il Rapaport.
Quest’ultimo aggiornato periodicamente indica le quotazioni delle varie tipologie di diamanti, divise per caratura, colore e purezza. Le famose 4 C sono le caratteristiche base da prendere in considerazione quando si investe in pietre preziose.
- Carat (Peso in Carati)
L’unità di misura dei diamanti è il carato, che equivale a 0,20 grammi. - Colour (Colore)
Il colore del diamante viene classificato con le lettere dell’alfabeto, iniziando dalla lettera D che indica quelli incolori o di colore bianco, che sono i più pregiati, per finire con la Z di colore giallo.
Esistono anche diamanti fancy ovvero quelli colorati ma sono rari da trovare. - Clarity (Purezza)
La purezza indica la presenza di inclusioni all’interno del minerale, che ne alterano la trasparenza.
Tale caratteristica viene valutata esaminando la pietra con una lente a 10 ingrandimenti.
La classificazione in base al purezza avviene ricorrendo alle seguenti sigle:
-IF Internally Flawless – Interamente puro
-VVS1 / VVS2 Very Very Small Inclusion – Piccolissime imperfezioni
-VSI1 /VSI2 Very Small Inclusion – Imperfezioni molto piccole
-SI1 / SI2 Small Inclusion – Piccole imperfezioni
-P1 / P2 / P3 Piqué – Imperfezione visibile ad occhio nudo - Cut (Taglio)
Il taglio del diamante è quello che ne determina la forma e la brillantezza.
Quest’ultima dipende dalle proporzioni delle faccette.
Caratteristica che dipende dall’intervento dell’uomo e della sua esperienza, infatti, un taglio professionale consente di esaltarne il colore e nascondere eventuali inclusioni.
In ogni caso, quello di maggior valore è il taglio a brillante e a seguire quello smeraldo, ovale, marquise, goccia e cuore.
Altri fattori di classificazione dei diamanti
Tra gli altri elementi da considerare per classificare e valutare un diamante ci sono:
- la fluorescenza: l’emissione di luce quando il minerale viene sottoposto a riscaldamento o raggi ultravioletti.
In relazione all’intensità della luce emessa di distinguono quattro gradi: Nulla (nil), Debole (slight), Media (medium) e Forte (strong).
In questi casi, i diamanti ideali da acquistare sono quelli con luce nulla o debole; - le proporzioni: come detto in precedenza un taglio eseguito con precise regole geometriche, consente di far passare la luce all’interno delle faccette aumentando la brillantezza della pietra e quindi il suo valore;
- il grado di finitura rappresenta l’insieme dei difetti di politura e simmetria della pietra, che viene classificato con: Ottima (excellent e very good), Buona (good), Media (medium) e Scarsa (poor);
- la simmetria: che riguarda le imperfezioni delle faccette, della corona e del padiglione;
- la politura: che riguarda la presenza sul minerale di graffi, sbeccature e altri tipi di difetti.
Quando si acquista un diamante da investimento, deve avere un taglio tondo brillante, pesare almeno un carato e presentare un elevato livello di purezza e colore.
Questi ultimi dovrebbero essere superiori a F/G e VVs mentre taglio, simmetria e finitura dovrebbero presentare un valore reputato almeno Very Good (triple Very Good) e soprattutto il taglio essere Excellent.
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