Prezzo oro al grammo, quanto vale l’oro usato?

oro lavoratoMolti sanno che ogni giorno il mercato di Londra stabilisce la quotazione dell’oro al grammo, ossia il valore medio di riferimento, valido per tutte le operazioni di compravendita.

Quello che invece molti ignorano, andando incontro a spiacevoli sorprese, è che con questo valore, si è soliti indicare l’oro a 24 carati, (verghe, pepite, lingotti,) ossa “l’oro puro” al 99,9%: percentuale, questa, che non corrisponde a quella “dell’oro usato”, relativa cioè, agli oggetti preziosi comunemente posseduti ed acquistati in gioielleria.

Pertanto, quando si ha necessità di stimare un gioiello, la prima cosa da fare è stabilire il suo titolo, generalmente visibile nella punzonatura.

Infatti, la caratura di un collier, di un bracciale o di un anello, ha un significato ben preciso perché corrisponde alla quantità di oro, presente nell’oggetto.

Questo significa che, per quanto preziosi, tutti i monili, essendo costituiti da leghe che contengono soltanto il 75% di oro, non possono avere un titolo superiore ai 18K.

Bisogna fare attenzione ai gioielli antichi o non realizzati in Italia, come quelli provenienti dai Paesi arabi o dagli Stati Uniti perché, in questi casi, la caratura potrebbe essere addirittura inferiore (14, 12 e talvolta anche 9 K).

Per fare chiarezza, in maniera definitiva ed inequivocabile, basta consultare il sito on line dei più famosi Compro oro, in quanto tutti riportano correttamente, una tabella con i relativi indici di riferimento.

Ma quali sono i punti di forza dell’oro e, in caso di vendita, come far fruttare al meglio l’oro usato?

Innanzitutto, se è possibile, sarebbe meglio non avere fretta e non affidare nulla al caso.

Stabiliti i parametri fondamentali per calcolare il giusto valore, è buona consuetudine informarsi sul trend dell’oro, seguendo le previsioni degli esperti o dei maggiori Istituti finanziari.

Molti analisti, ad esempio, attribuiscono alle recenti dichiarazioni di Janet Yellen, la donna più potente della Federal Reserve, la battuta d’arresto dell’oro che si è verificata nel mese di marzo appena trascorso, anche se, complessivamente nel 1° trimestre 2014, il prezzo del metallo prezioso è cresciuto del 6,8%, rispetto allo stesso periodo del 2013.

Ma proprio in questi giorni, sono bastate le attestazioni di “ritrovata stabilità” da parte della Morgan Stanley e le stime positive della Barclays britannica, a far ritornare il sorriso agli investitori e ai piccoli risparmiatori, intenzionati a vendere.

Infatti, ad aprile dovrebbe verificarsi quello che, gli esperti definiscono un “rimbalzo tecnico”, ossia un aumento consistente dei flussi sull’oro, con conseguente “trend al rialzo”, già visibile nelle prossime 3/4 settimane.

Quest’iniezione di fiducia, si traduce in buone prospettive di crescita per il metallo giallo e, quindi, la possibilità per chi deve cedere oro, di ricavare ottimi guadagni, diversamente da quanto avviene nei periodi di “trend al ribasso”.

Dopo aver monitorato l’andamento dei mercati, è importante seguire alcune regole, molto semplici ma di grande utilità.

Ad esempio, nonostante la valutazione dell’oro sia uguale in ogni angolo del pianeta, non si può dire altrettanto per le tariffe dei Compro oro, visto che ognuno compra al prezzo che vuole.

Ecco perché è importante sapere che la trattenuta del gioielliere non deve superare l’8%: qualora venga richiesta una percentuale maggiore, è meglio rivolgersi altrove.

In caso di gioielli che appartengono ad un brand famoso, si consiglia di chiedere un’ expertise a parte, perché grazie a questo valore aggiunto, potrebbero fruttare molto di più.

Diventa fondamentale, quindi, verificare la disponibilità di alcuni servizi innovativi come il “blocca prezzo on line” o la “condivisione sui social network”, che solo alcuni Compro Oro offrono, praticando, così, condizioni economiche molto più favorevoli di altri.

Ecco perché l’ultima regola è la più importante di tutte: la scelta deve ricadere sempre su un Compro Oro che appartiene ad un Gruppo solido e ben strutturato, presente non solo a livello locale, ma nazionale.

Troppi sono stati, negli ultimi anni, i commercianti che si sono intrufolati nel settore senza averne la competenza, né i requisiti, tanto che centinaia di esercizi, hanno aperto e chiuso i battenti, nel giro di pochissimo tempo.

Meglio, quindi, diffidare di coloro che smaniosi di successo, si fanno pubblicità con “slogan ad effetto” e che, magari, non chiedono nemmeno i documenti per registrare la transazione.

I migliori compro oro sono quelli che, con passione e sacrificio, hanno impiegato anni per conquistare la fiducia dei consumatori, operando secondo alti standard di qualità.

Sempre disponibili per qualsiasi preventivo gratuito, questi operatori specializzati sono costantemente alla ricerca di sistemi, sempre più innovativi e tecnologicamente avanzati, per soddisfare le diverse esigenze del cliente, anche attraverso promozioni e proposte personalizzate.